PER CONTINUARE AD ESSERE INDIPENDENTI
E’ ormai chiaro che le compagnie assicuratrici mirano ad avere il controllo dell’intero settore della riparazione di autocarrozzeria. Hanno monopolizzato il comparto delle riparazioni danni contrattuali (furto, kasko, vandalici, ecc.) con il “sistema” delle carrozzerie concordatarie: quest’ultimo è basato su clausole poco chiare e spesso vessatorie, offre esigui sconti di polizza a patto che l’assicurato si rivolga obbligatoriamente alla carrozzeria scelta dall’Assicurazione, pena un’onerosa decurtazione dell’indennizzo (variabile tra le compagnie) dal 20% in media, fino al caso limite di €5.000 di franchigia.
Questo sistema è completamente opposto all’idea di lealtà e corretta concorrenza, sottraendo tantissime opportunità di quote danni dal libero mercato, ovviamente a svantaggio di carrozzerie indipendenti.
Le compagnie assicuratrici, però, non sembrano accontentarsi: vogliono estendere il loro “controllo” anche ai danni RCA obbligatoria.
I mezzi utilizzati sembrano ancora meno scrupolosi del fine: una campagna di disinformazione finalizzati a convincere i propri clienti della convenienza a riparare la propria auto presso le carrozzerie a loro convenzionate. Ma non è finita qua!
L’assicurato verrà spinto slealmente in più modi vedo questa scelta, dall’agente che lo scoraggerà a rivolgersi al proprio carrozziere amico o di fiducia, al messaggio su WhatsApp, pena (o minaccia?) la disdetta della polizza auto; inoltre spaventano il cliente/danneggiato con chiamate per rammentargli che il perito verrà incaricato solamente se si rivolgerà ad una carrozzeria concordataria, e con lettere postali ingannevoli, in cui viene indicato il numero di telefono del perito ma che, sorpresa sorpresa, in realtà è il numero di una “loro” carrozzeria.
Insomma tutto questo sistema è diventato un gioco sporco, che fa male al nostro mercato ed alla nostra società; il libero mercato, la concorrenza, la spartizione del lavoro… tutto compromesso! Con modalità aggressive, condizionando fortemente la libera volontà dell’assicurato, intimidatorie (minacciare la disdetta della polizza non può essere definito in altro modo) e ingannevoli, perché la polizza RCA non può essere disdetta per volontà dell’Assicurazione.
Questo pericolosissimo sistema introdotto dalle compagnie potrebbe avere effetti deleteri per le carrozzeria libere ed indipendenti, molte delle quali saranno costrette alla chiusura o si dovranno arrendere, divenendo concordatarie.
Tutta questa situazione di mercato non è aiutata sicuramente dalla decisione di multinazionali, specializzate in sostituzioni di parabrezza, di estendere i proprio servizi fino alle riparazioni di carrozzeria.
PER EVITARE CHE TUTTO CIO’ ACCADA NON C’E’ PIU’ TEMPO DA PERDERE
Ogni carrozziere libero ed indipendente con a cuore la propria azienda, ogni organizzazione che gravita e tutela i diritti della nostra categoria, ogni associazione di consumatori desiderosa di un mercato onesto caratterizzato dalla libera concorrenza, deve avere come unico obiettivo quello di rendere effettivo il principio sancito nel comma II bis dell’art. 148 Cda, secondo cui il danneggiato ha diritto di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia.
NESSUN COMPROMESSO E’ POSSIBILE
Per porre termine all’illegittima sottrazione di lavoro relativa a danni da sinistri RCA obbligatoria, ogni titolare di autocarrozzeria, Associato e non, dovrebbe farsi carico di segnalare all’Autority, IVASS e/o AGCM, qualsiasi comportamento delle compagnie assicurative che si ponga in contrasto con il diritto del danneggiato di rivolgersi al proprio carrozziere di fiducia: segnalazione il cui inoltro potrà delegarsi alla nostra Associazione!
Le Associazioni della nostra categoria e dei consumatori non dovrebbero accettare alcun tavolo di concertazione o qualsiasi altro accordo con le compagnie, o con le loro organizzazioni, in cui vi sia spazio per norme che vietino o che limitino il diritto dell’assicurato-danneggiato di scegliere liberamente da chi farsi riparare il veicolo.
Questi accordi sono contrari allo spirito ed alla finalità della legge che ha sancito a chiare lettere la libertà di scegliere il proprio riparatore: legge in perfetta consonanza con la norma programmatica prevista dall’Art. 45 della nostra Costituzione, ove è decretato che “La legge provvede alla tutela e allo sviluppo dell’artigianato”.
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